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Autore: admin_pca

Annullamento gara 2022

Comunicato stampa del 17/08/2022
Il Comitato “Amici della Pedavena Croce d’Aune” ha deciso di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale avverso il diniego allo svolgimento della 39° edizione della cronoscalata espresso dall’Organo direttivo del Parco delle Dolomiti Bellunesi. Il Comitato confida comunque che, nelle more del giudizio, un costruttivo confronto tra le parti possa consentire una soluzione positiva idonea a contemperare le opposte posizioni sulle quali in questa sede è inutile soffermarsi essendo già a tutti note.
L’Organismo direttivo del Parco ha prospettato la possibilità di disputare la competizione con tracciato limitato ai confini della zona tutelata. Fermo restando che il comitato organizzatore continua a ritenere necessario che la gara si svolga sul tradizionale percorso si è esaminata tale ipotesi ma si è giunti a conclusione negativa per le ragioni logistiche ed economiche di seguito illustrate.

  1. Il tracciato limitato ai confini del Parco avrebbe lunghezza massima di 4,3 Km. attesa la necessità di garantire la necessaria zona di decelerazione lungo il rettilineo che conduce a località “Pian d’Avena”.
    Sul punto manca però ogni spazio per la posa in opera degli apprestamenti del traguardo e per rinvenire zona utile a tale scopo la gara dovrebbe essere ulteriormente accorciata a punto precedente l’incrocio con la strada di Col Melon ove però sarebbe problematico il rallentamento delle vetture;
  2. Il successivo trasferimento di 3 Km sino a Croce d’Aune dovrebbe essere comunque presidiato dallo stesso numero di commissari di percorso e munito di plurime chicanes ad evitare che i piloti continuino il tragitto a velocità elevata ponendo così a rischio la sicurezza di terzi e propria. Il costo delle cautele descritte sarebbe notevole a fronte inoltre di minori entrate.
  3. Il percorso assentito non è in grado di ospitare sufficienti postazioni riservate al pubblico che , necessariamente, non potrebbe essere distribuito lungo tutto il tracciato;
  4. La privazione di ogni validità della competizione decretata dagli Organi sportivi nazionali comporta una riduzione della tassa di iscrizione ed un minore interesse da parte degli sponsors con conseguente pesante contrazione delle entrate pur essendo i costi di organizzazione uguali, se non maggiori, a quelli sostenuti negli scorsi anni.
  5. La data assegnata del 14-15 ottobre si colloca a fine stagione agonistica e pure considerando l’apprezzamento sempre dimostrato dai piloti per questa manifestazione è verosimile una diminuzione anche del numero dei partecipanti.

Per tutti questi motivi e con profondo rammarico il Comitato “Amici della Pedavena Croce d’Aune” ha deciso di annullare per questo anno la competizione.
Il Comitato iscriverà regolarmente la gara a calendario per il 2023 e prorogherà la durata della Associazione con l’ingresso di giovani appassionati ed il rinnovo del Consiglio direttivo.
Ogni utile iniziativa, oltre a quella giudiziaria, verrà percorsa e non si tratta quindi di una resa nè, tantomeno, di una abdicazione a favore di altre associazioni interessate alla organizzazione.
La “Pedavena” è di Pedavena e siamo sicuri che tutto si sistemerà: chiediamo ai cittadini e appassionati vicinanza e collaborazione permettendoci di invitarli ad evitare reazioni esorbitanti dalla civile discussione.

Pedavena, 17 agosto 2022

AMICI DELLA PEDAVENA CROCE D’AUNE
Il Presidente
Lionello Gorza

Bond: “il Parco deve tutelare la montagna non stroncarla”

Fonte: bellunopress.it

“La Pedavena-Croce d’Aune è una manifestazione storica, che porta turismo e visibilità al territorio bellunese, senza danneggiare ambiente e paesaggio. Sono sicuro che si possa trovare una soluzione per la prossima edizione della corsa, che renda merito anche ad altre attività possibili all’interno del territorio del Parco Dolomiti bellunesi”.

Così in una nota il deputato Dario Bond, in merito alle criticità emerse per l’organizzazione della cronoscalata automobilistica da Pedavena a Croce d’Aune.

“Intanto vanno ringraziati gli organizzatori, che con passione e impegno da anni sostengono questa manifestazione. Non possono dipendere da una differenza di interpretazione di un articolo del regolamento del Parco. La gara si svolge su strade che sono percorse quotidianamente da veicoli a motore, non certo su viabilità silvo-pastorale. Da parte mia massimo appoggio. Credo che il Parco sia uno strumento formidabile per il territorio bellunese, ma serva buonsenso: l’eccesso di tutela – anche dove non è necessario – rischia di fare più male che bene alla montagna”.

 

Riassunto conferenza stampa 27/07/2022

Se dovessimo dare un titolo a questa vicenda potremmo benissimo dire che il parco vieta una manifestazione che guarda alla sostenibilità.

La dovuta premessa infatti è che stiamo parlando di una manifestazione di lunga tradizione che insiste nel nostro territorio da ben prima che vi venisse istituito l’Ente Parco Dolomiti Bellunesi; si tratta di una manifestazione che da sempre ha guardato alla sostenibilità ambientale e ne ha fatto un manifesto per coniugare in modo eco compatibile un’attività ludico ricreativa, con importanti risvolti economici, con la dovuta tutela dell’ambiente in cui si svolge. Un esempio unico di come la tutela e salvaguardia del territorio possono coesistere con manifestazioni di grande rilevanza sociale ed economica. Parliamo oggi di una gara che muove un indotto di oltre 1 mln di euro e la sua cancellazione, in un momento storico peraltro particolarmente delicato, comporterà una pesante ricaduta negativa sul nostro territorio. Un territorio che non può contare su grandi risorse ma che ha saputo ritagliarsi negli anni un ruolo di primo piano nel turismo anche e soprattutto grazie a manifestazioni come la Pedavena Croce d’ Aune. Se il Parco ha come fine la tutela del territorio, la Pedavena Croce d’Aune è da sempre sinonimo di come il territorio si può vivere con l’assoluto rispetto dei luoghi; penso alla minuziosa opera di pulizia che da sempre i volontari del comitato effettuano all’indomani della gara per ripristinare alla perfezione ogni cm del percorso e degli spazi in cui ha sostato il pubblico.

Attorno a questa manifestazione ed in affiancamento al suo storico comitato organizzatore, negli ultimi mesi si è costituito un nuovo gruppo di lavoro che ho avuto il piacere e l’onore di coordinare sotto la direzione attenta del Presidente Lionello Gorza. Si tratta di un gruppo giovane e pieno d’entusiasmo che ha posto a faro dei propri obiettivi la sostenibilità ambientale della manifestazione ed una nuova immagine, più fresca ed al passo con i tempi. È cosa assai rara oggi nel mondo del volontariato poter affiancare all’esperienza di chi è navigato un gruppo di giovani che possano assicurare in futuro il necessario passaggio generazionale. Ebbene è paradossale che oggi un gruppo che nel proprio statuto ha inserito proprio la sostenibilità ambientale come principio fondante, si trovi a discutere con l’Ente Parco della possibilità di effettuare o meno la manifestazione. Sono state assunte già importanti decisioni che vanno nella direzione di abbattere l’impatto ambientale investendo sulla digitalizzazione e limitando ad esempio al massimo la stampa di volantini o libretti che poi magari vengono dispersi nell’ambiente. Si tratta di fatti concreti di tutela del territorio perché l’uomo ed il territorio sono un connubio inscindibile e non saranno mai questi tipi di restrizione a rendere un’ambiente più sostenibile. Quando l’uomo abbandona il territorio i risultati si vedono e non sono certo positivi.
Il Parco ci oppone un preavviso di diniego alla Pedavena Croce D’Aune, fondato però sul solo dettato nell’articolo 29 del Regolamento del Parco che vieta lo svolgimento di manifestazioni od eventi sportivi motoristici di qualsiasi tipo o natura dimenticando però di coniugare detto articolo con la lettura dell’art. 18 che, al comma 1 consente la circolazione con mezzi a motore sulle strade Regionali, Provinciali e Comunali ed al comma 2 vieta la circolazione dei mezzi a motore lungo tutte le strade silvo-pastorali o quelle individuate con apposita ordinanza.

Sul tema, l’avv.to Enrico Gaz, uno dei migliori professionisti a livello nazionale in materia amministrativa, su incarico del Comune di Pedavena, fornisce un parere opposto rispetto a quello dell’Ente Parco. Quello dell’avvocato Gaz ben rappresenta, a nostro avviso, la corretta interpretazione che deve essere data al regolamento del Parco ovvero che la circolazione con mezzi a motore, e pertanto anche l’effettuazione della manifestazione motoristica, può benissimo avvenire sulle strade Regionali, Provinciali e Comunali mentre non può avere luogo in altri percorsi individuati dall’Ente Parco. Del resto il Regolamento, seppur approvato dal Ministero e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel 2021, è stato approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco nel 2008 ma mai nessuno ha osato insinuare anche solo lontanamente che la manifestazione in oggetto potesse risultarne coinvolta.
Anche Il Ministero della transizione ecologica, interessato della questione, in una propria lettera datata 07/07/2022, pur rimettendo all’Ente Parco la competenza a fornire un’interpretazione autentica del Regolamento, (interpretazione che ad oggi il Consiglio Direttivo del Parco non ci risulta abbia fornito sebbene trattasi di onere che ricade sullo stesso Consiglio a norma del D.Lgs 165/2001 art. 4 c.1 lettera a ) mai cita l’art. 29, soffermandosi invece sull’articolo 18 e sulle condizioni cui è legata la circolazione dei veicoli a motore sulle strade come quella oggetto della manifestazione.
Il MITE sottolinea che la circolazione di mezzi a motore nel rispetto del Codice della strada è assolutamente ammessa e non è sottoposta a particolari limitazioni. E, va sottolineato che il Codice della Strada prevede, fra l’altro, anche lo svolgimento di competizioni motoristiche.
Lo stesso MITE si spinge oltre precisando che grava sull’Ente Parco l’onere del successivo controllo sul rigoroso rispetto delle normative durante lo svolgimento della manifestazione. Appare chiaro che se il MITE avesse sposato la linea di una restrittiva interpretazione del Regolamento non avrebbe alcun senso rammentare che grava sull’Ente Parco il monitoraggio sul corretto svolgimento della manifestazione.
Ora, i tempi sono decisamente ristretti quindi è assolutamente necessario che l’Ente Parco sciolga ogni riserva e fornisca il proprio parere definitivo in tempi rapidissimi e noi confidiamo che detto parere sia positivo.
In questi mesi abbiamo portato avanti un grosso lavoro e dobbiamo ringraziare prima di tutto l’amministrazione Comunale di Pedavena che è stata sempre al nostro fianco; ed un ringraziamento va anche ai parlamentari bellunesi che senza guardare a logiche di partito si sono spesi a Roma per trovare una soluzione ma soprattutto per risolvere la questione per il futuro. La gara si può fare, è chiaro che ci sono le condizioni tecnico giuridiche per consentirne lo svolgimento. Bisogna capire se chi di dovere si assumerà le proprie responsabilità con spirito di appartenenza al territorio.
Chiudiamo anticipando che, stante la nostra volontà di non mollare la presa e tentare fino all’ultimo di organizzare la manifestazione, abbiamo deciso di spostare in avanti la data inizialmente prevista per il prossimo 3 e 4 settembre; abbiamo individuato una data nel corso del mese di ottobre e non appena avremo il via libera dalla federazione sportiva la comunicheremo.

Noi non molliamo e invitiamo tutti gli appassionati di questo sport e tutti quelli che hanno a cuore il nostro territorio a starci vicino senza trascendere in inutili polemiche o campagne denigratorie che non giovano a nessuno. Lo facciamo anche e soprattutto nel ricordo di un grande amico che ha dato l’anima per questa manifestazione e ci ha lasciato tristemente lo scorso anno, Maurizio Gris che sicuramente da lassù a proprio modo sta esprimendo il disappunto per la piega che hanno assunto gli eventi di questi mesi.